Karosta Prison (Karosta Cietums) - Luoghi Fantasma

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Karosta Prison (Karosta Cietums)

Luoghi Fantasma > Estero > Lettonia
Città: Liepaja
Tipologia: Prigione
Stato attuale: Ottimo - Riutilizzato
Età di edificazione: XIX secolo
Data di abbandono: anni ‘90
Motivo dell’abbandono: Chiusura carcere
Accesso: Su strada
Modalità di visita: A pagamento
La prigione di Karosta è un ex carcere riutilizzato come ostello-attrazione turistica in Lettonia, nella città di Liepaja.
Questo carcere era stato costruito inizialmente per torturare e punire coloro i quali si opponevano allo Zar e, successivamente, al partito comunista.
Questa struttura si inserisce in un contesto già parecchio particolare di suo; ma la cosa più interessante è che è possibile fare esperienze a limite della sopportabilità e della decenza (volendo).
La struttura offre un servizio di ostello di base, oltre che punto nevralgico della zona per quanto concerne turismo ed informazioni, ma è possibile andare oltre.
Ci sono vari eventi ed esperienze che è possibile vivere, ad esempio le 24h di prigionia, dove si svolgono tutti i riti tipici della prigionia russa durante la guerra fredda; c’è la fuga da Karosta, una prova per i prigionieri di astuzia e bravura in cui dovranno fare a gara a chi riuscirà ad evadere dalla vecchia prigione. Esistono anche pacchetti per addii al celibato/nubilato e addirittura matrimoni e viaggi di nozze.
Insomma, chi ha avuto questa idea di riutilizzo è stato furbo ed intelligente e poco conta se in molti definiscono questa prigione il luogo più infestato da spettri dello stato, è una attrazione unica al mondo.
Il carcere offre, ovviamente, anche la visita guidata, le attività speciali sopracitate ed eventi singoli che attirano turisti soprattutto dalla Lituania, Russia, Polonia e Germania.
Inoltre il personale dell’esercizio è vestito con le divise dei poliziotti/militari dell’epoca e sono stati esposti e conservati tutti i reperti del carcere.
In effetti, il personale, al di là della recitazione e di un’apparenza rude, è davvero gentile e disponibile; la prigione è dotata di un bar con una saletta annessa dove è possibile consumare vari cibi e bevande, ma… occhio al prezzo al bar, non è propriamente economico.
La prigione invece è ben tenuta, bella, le celle, piccole, sono degli ottimi rifugi per viaggi diversi dal solito; certo, il “letto”, ovvero il tavolaccio di legno, il sottilissimo materasso, la coperta ed il cuscino devi prenderli da te e devi portarli in cella, preparare tu il tutto, magari essendo passato prima dal cortile del carcere attraverso esercizi fisici e abusi verbali in lingua locale.
L’esperienza è consigliatissima, ma vanno segnalati due importanti punti:

1. In cella non vi è privacy, la stessa, per il pernotto, resta aperta perché la porta si chiude solo dall’esterno e gli spioncini che una volta servivano per i prigionieri, sono ancora perfettamente funzionanti.
2. Non vi sono docce e il luogo funge anche da bagno pubblico della zona; vale a dire che ci sono tre water e un lavandino per tutti gli ospiti della struttura e oltre.

Dal punto di vista appena affrontato, si potrebbe anche migliorare, ma la notte in cella, condita come nel nostro caso da temporale, è stata veramente d’effetto.
Il costo? 15 euro a notte per persona mi pare poco….

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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto: Fabio Di Bitonto

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