Villa San Michele - La sfida alla natura - Paesi Fantasma

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Villa San Michele - La sfida alla natura

Paesi Fantasma > Italia > Molise
Provincia: Isernia
Tipologia: Borgo rurale
Stato attuale: Discreto
Periodo edificazione: XVIII secolo
Periodo abbandono: anni '60
Motivo abbandono: Frana
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Con restrizioni
Villa San Michele è un piccolo borgo immerso nei verdi territori molisani. È una frazione del comune di Vastogirardi in provincia di Isernia ed è posto ad una quota di circa 900 metri sul livello del mare.
Ha una storia relativamente recente, la fondazione avvenne intorno al 1700 per opera di un gruppo di persone proveniente da Forlì del Sannio e, in zona, era conosciuto anche come “Pagliarone” a causa della prima costruzione che fu eretta, molto grande, tale da somigliare ad un pagliaio.
Il borgo è stato flagellato da eventi di carattere franoso, in particolar modo due eventi furono i responsabili dell’abbandono dell’agglomerato urbano.
Le genti provenienti da Forlì del Sannio scelsero questa zona perché adatta ai pascoli, infatti, cercavano nuove terre dove far pascolare i propri capi; inizialmente la colonizzazione fu stagionale, ma poiché le condizioni si rivelarono favorevoli, iniziò la costruzione di case per vivere permanentemente nelle zone di pascolo.
Proprio per questo motivo il borgo divenne famoso per la produzione di formaggi ed anche per la raccolta di pregiati tartufi.
Purtroppo, nel 1933, ci fu il primo evento nefasto, una frana si attivò proprio nella zona abitata e gli abitanti furono costretti a de localizzare il centro poco vicino, in zona “Campanelli”; anche la chiesa, dedicata a San Michele Arcangelo, fu in parte distrutta e ricostruita altrove.
Nel 1960 una seconda frana colpì il paese; essa fu ancora più devastante della prima, tale da coinvolgere anche le nuove case e gli abitanti furono costretti a trasferirsi nuovamente, in una zona distante, affinché il fenomeno non li coinvolgesse in futuro.
Il vecchio borgo, come se non bastasse, subì un altro schiaffo negli anni ’80, quando più di un terremoto finì per danneggiare ancora di più le case oramai disabitate e pericolanti.
Oggi il borgo si presenta abbastanza danneggiato, è ancora possibile vedere il “pagliaio” ed è molto caratteristico il vecchio e piccolo cimitero, ancora frequentato dagli abitanti della nuova San Michele.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto:

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