Pyramiden (Пирамида) - La piramide naturale - Paesi Fantasma

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Pyramiden (Пирамида) - La piramide naturale

Paesi Fantasma > Mondo > Norvegia
Luogo: Isole Svalbard (N)
Tipologia: Città mineraria
Stato attuale: Buono
Periodo edificazione: 1910
Periodo abbandono: 10/01/1998
Motivo abbandono: Cessata attività
Accesso: In barca
Modalità di visita: Con restrizioni
Pyramiden è il nome di una cittadina mineraria situata sull’isola Spitsbergen, appartenente all’arcipelago delle isole Svalbard, in Norvegia.
La cittadina è stata costruita in un luogo che per la maggior parte dell’anno è inospitale a causa del freddo, infatti, affacciandosi sulla baia di Adolfbukta, si può ammirare lo splendido ghiacciaio perenne di Nordenskjøldbree anche in piena estate.
La capitale Longyearbyen dista da qui circa 50 km a sud; altre comunità attive distano oltre 100 km.
Il suo toponimo deriva dal fatto che la cittadina sorga proprio al di sotto di una montagna che ha una forma molto simile a quella di una piramide; fu fondata nel 1910 da alcuni minatori svedesi e fu venduta all’ex URSS nel 1927. Nonostante il territorio fosse di proprietà della Norvegia, l’URSS mantenne sino al 1991 il suo utilizzo commerciale in virtù del “Trattato di Svalbard”, il quale sanciva la sovranità della Norvegia su quei territori ma estendeva a tutti i firmatari la possibilità di sfruttamento delle risorse presenti.
Infatti, la società statale russa Arktikugol aveva i permessi per questa zona e quella di Barentsburg, da cui ancora trae profitti;
Grazie a quest’attività Pyramiden aveva oltre 1000 abitanti.
La cittadina è apparsa su History Channel e su di essa è stato scritto anche un libro: Pyramiden, di Kjartan Fløgstad.
Quella montagna a forma di piramide che ha dato il nome alla città era ricchissima di carbone, così come molte altre zone circostanti; nel 1998 Pyramiden è stata abbandonata completamente, le strutture sono ancora intatte e sono ancora presenti i segni di una attività umana cessata da poco.

Ciò pare sia dovuto al clima che, grazie alle sue caratteristiche, potrebbe conservare per centinaia di anni queste strutture intatte.
 
Nonostante tutto, i russi continuano a cercare di sfruttare la zona attraverso un turismo, seppur di nicchia; ci sono, adesso, circa cinque persone stanziali sull’isola che accolgono gli sparuti turisti e li ospitano in un hotel riaperto nel 2011.
 
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Articolo: Fabio Di Bitonto

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