Poggio Santa Cecilia - La convalescenza di Garibaldi - Paesi Fantasma

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Poggio Santa Cecilia - La convalescenza di Garibaldi

Paesi Fantasma > Italia > Toscana
Provincia: Siena
Tipologia: Borgo fortificato
Stato attuale: Buono
Periodo edificazione: XI secolo
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Non consentita
Il Poggio di Santa Cecilia è un borgo abbandonato situato tra le colline toscane nella provincia di Siena.
Questo borgo è nato sui resti di un antico castello di origine medievale ed è posto su una collina che svetta tra le verdi e sinuose curve del paesaggio toscano.

Le origini sono molto incerte, pare che la collina sia abitata sin dal tempo degli etruschi e l’insediamento originario abbia subito molteplici cambiamenti sino alla forma attuale.
Le prime notizie del Poggio risalgono alla fine del XII secolo e una delle notizie di rilievo conosciute è che si trovava al confine fra le terre di Firenze e Siena e ciò gli conferiva un’importanza strategica non indifferente.
Per raggiungere il Poggio si accede attraversando dapprima un viale di cipressi dal quale si può ammirare uno splendido parco attorno alla collina che lo cinge di verde e, fra gli arbusti, è ancora visibile la vecchia cinta muraria che richiama la sua antica struttura fortificata: infatti, il borgo si sviluppa attorno ad una strada principale che collega l’ingresso con la chiesa tipica delle concezioni urbanistiche medievali.
Nonostante il tempo trascorso e le tante modifiche occorse al borgo, mantiene comunque il suo fascino e la sua struttura originaria.
Una caratteristica particolare, oltre alla sua bellezza e unicità, è che ivi abbia dimorato Garibaldi, che si fermò qui per curare una ferita al piede rimediata in Calabria durante i combattimenti per l’invasione del Regno delle due Sicilie.
Giuseppe Garibaldi rimase ospite dei conti Buoninsegni per dieci giorni e, a ricordare ciò, c’è anche una lapide che recita:
Di cotanto nome/ Pietro Leopoldo Buoninsegni/ questa nuova piazza/ diceva/ per ricordare ai venturi/ la dimora fatta in questa casa/ dall’eroe dei due mondi/ nel luglio MDCCCLXVIII / onde attenuare le/ nelle prossime terme rapolanesi / lo scempio di Aspromonte.
Quando si entra a Poggio Santa Cecilia, non ci si deve aspettare di trovarsi innanzi a delle rovine, anzi, il borgo è sostanzialmente intatto; non si conoscono le ragioni ed i tempi dell’abbandono, ma il
tempo qui è stato clemente, ad esclusione del castello che, nel 1285 fu distrutto, come racconta lo storico Repetti in un suo scritto:
Poggio S. Cecilia, già detto in Ferrata è posto sulla foce de’ poggi che separano la Val di Chiana da quella dell’Ombrone sanese sopra la strada antica di Lucignano. Fu battuto e
 
combattuto spesse volte dai fiorentini contro i Sanesi, ed ancora gli Aretini, dai quali ultimi il Castello del Poggio S.Cecilia, dopo 5 mesi d’assedio, nel 1285 fu conquistato e tosto dai fondamenti disfatte le sue fortificazioni.
Nel borgo sono splendide le dimore dei nobili e le antiche botteghe medievali; nella chiesa di Santa Cecilia sono perfettamente conservati degli affreschi molto antichi.
Poggio Santa Cecilia ha chiuso i suoi cancelli nel 2012 e sono iniziati dei lavori di restauro per la successiva vendita delle cascine a privati.

I proprietari ci informano che otto cascine sono state restaurate e che, attualmente, si attendono compratori.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto:
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