Oradour-Sur-Glane e l'eccidio nazista
Luogo: Oradour-sur-Glane (FR)
Tipologia: Borgo Rurale
Stato attuale: Strutture poco conservate
Data di abbandono: 1944
Motivo dell’abbandono: Guerra
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Con restrizioni
Tipologia: Borgo Rurale
Stato attuale: Strutture poco conservate
Data di abbandono: 1944
Motivo dell’abbandono: Guerra
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Con restrizioni
Inserito nella regione del Limosino, Oradour-sur-Glane era un piccolo tranquillo paese posto nel dipartimento della Haute-Vienne a 200km da Bordeaux.
Il borgo di Oradour-sur-Glane è stato reso famoso a causa di un terribile massacro passato alla storia proprio come "il massacro di Oradour-sur-Glane ".
Questo terribile evento ebbe luogo il 10 giugno del 1944 durante il secondo conflitto mondiale dai reparti della 2° divisione corazzata SS del Reich.
La 2° divisione era diretta da Heinz Lammerding e fu lui ad ordinare il massacro come rivalsa a seguito dell’uccisione, da parte dei partigiani francesi, di Helmut Kämpfe un maggiore dell’esercito tedesco.
Nel massacro persero la vita ben 642 persone e il paese fu dato alle fiamme; dopo la guerra, il paese non fu ricostruito e le rovine furono appositamente lasciate così per istituire un museo della memoria all’aperto.
La descrizione di questo paese è semplice da fare: case distrutte, auto bruciate, binari dei tram morti, un’aria spettrale ovunque, sembra di vivere dal vivo uno di quei giochi per console sulla seconda guerra mondiale ma con la differenza che la morte e la sofferenza qui sono state vere e tastabili. Il villaggio era una città pacifica, prospera e attraente con i suoi caffè, negozi e tram. Nel 1960, una nuova città è stata costruita a poche centinaia di metri dalla città antica.
Ecco il racconto riassunto da wikipedia:
"Il giorno 8 aprile 1944 il reparto comandato da Kämpfe, al momento del suo rapimento, si trovava a Guéret, un comune situato a circa 80 chilometri da Limoges, mentre il 1º battaglione era già in posizione più avanzata durante il suo movimento verso la Normandia ed, al momento della decisione di Diekmann, il primo paese che si trovava sulla strada della divisione era Oradour-sur-Glane. Le SS arrivarono nei pressi dell'abitato poco dopo le 14.00, lo circondarono ed, una volta entrate, ordinarono a tutti gli abitanti di radunarsi sulla piazza dove sarebbe stato compiuto un accertamento di identità, ed, intorno alle 14.45, i soldati avevano già raggruppato tutte le persone presenti sul luogo.
Alle 15.00 venne ordinato di portare tutte le donne ed i bambini, il cui totale era di circa 400, all'interno della chiesa e l'unica persona che riuscì ad uscire viva dall'edificio, una donna di nome Marguerite Rouffanche, testimoniò in seguito che tutti i presenti vennero fatti sdraiare per terra e due soldati, dopo avere sbarrato le porte, depositarono un involucro in fondo alla navata dal quale fuoruscivano alcune cordicelle bianche; dopo che i due soldati ebbero acceso le cordicelle fu immediatamente chiaro a tutti che si trattavano di micce di una bomba ed il panico si impadronì delle donne e dei bambini ma la prima che tentò di alzarsi per fuggire venne mitragliata con il figlio in braccio.
L'esplosione della bomba, e l'incendio che divampò immediatamente,
fecero crollare parti del tetto e la sopravvissuta riuscì a raggiungere
una finestrella lasciandosi cadere all'esterno da un'altezza di circa
tre metri ma fu l'unica a riuscirci in quanto quella che tentò di
seguirla subito dopo con un neonato in braccio, fu tradita dal pianto
del bambino che attirò l'attenzione dei tedeschi, i quali spararono
subito verso la finestra uccidendola; il tentativo della donna tradì
tuttavia anche la Rouffanche che, rialzatasi per fuggire, venne colpita
più volte da colpi di fucile e creduta morta. Nel frattempo all'esterno
erano parimenti iniziate altre esecuzioni: nessuno fu risparmiato e,
coloro che non vennero uccisi immediatamente sulla piazza, vennero
radunati in una rimessa e mitragliati; solo cinque giovani ragazzi, non
visti dalle SS che entrarono successivamente per finire i feriti a colpi
di pistola, sopravvissero ma per tutti gli altri non vi fu scampo:
vennero chiusi in piccole rimesse, fienili e garage e, dopo che fu loro
sparato, a tutti gli edifici venne dato fuoco.
Una volta terminato il massacro le SS lasciarono il paese intorno
alle 17.00 per ritornarvi due giorni dopo, allo scopo di scavare due
grandi fosse dove vennero seppelliti i resti delle persone trucidate ma,
contrariamente a quanto era successo fino a quel momento, alla
rappresaglia non fu data nessuna pubblicità, tanto che nemmeno i
bollettini ed i comunicati Alleati ne dettero notizia, e le prime voci
cominciarono a circolare circa un mese dopo per mano di prigionieri
della divisione catturati in Normandia; solo una donna e cinque ragazzi,
più un bambino che si trovava nei campi, sfuggirono all'eccidio e fu
possibile istruire un procedimento solo otto anni dopo l'accaduto".
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Articolo: Fabio Di Bitonto
Foto:
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