Dvigrad - Duecastelli - Paesi Fantasma

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Dvigrad - Duecastelli

Paesi Fantasma > Mondo > Croazia
Regione: Istria, Croazia
Tipologia: Borgo castellare
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: VI secolo d.C.
Periodo abbandono: 1715
Motivo abbandono: Malaria
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Libera

Dvigrad, o anche Duecastelli in italiano e Docastei in istrioto, è una vecchia cittadina medievale abbandonata che si trova nel cuore dell’Istria.
Il luogo che oggi occupano le rovine è stato occupato sin dagli albori dell’uomo, sono state, infatti, ritrovate numerose testimonianze preistoriche; la zona era di interesse strategico e lo sapevano bene anche i romani, che qui vi fondarono una colonia che poi, nel tempo, dopo un lungo abbandono,  divenne la cittadina di Dvigrad successivamente abbandonata a causa di aria insalubre e saccheggi.
I romani vi misero piede nel 177 a.C. e ci vollero sette secoli prima che il luogo tornasse attivo; in questo periodo (VI sec) furono eretti i due castelli di Moncastello e Castel Parentino e la cittadina fortificata contava circa un migliaio di abitanti.

Il nome Duecastelli deriva proprio dal fatto che vi fossero due castelli all’interno del complesso cittadino.
Il periodo di maggiore espansione di Dvigrad fu quello compreso fra il XIV e il XVI secolo, quando il suo territorio si espandeva in quello della attuale Canfanaro, cittadina che oggi racchiude nel proprio territorio le rovine di Dvigrad.

Moltissime furono, nel tempo, le battaglie combattutesi qui, giacché la sua posizione era quella di confine fra due territori che sono stati a lungo in guerra: quelli di Pola e Parenzo. Nel XVII secolo la città dovette fronteggiare un lungo assedio che la impoverì a tal punto da renderla vulnerabile; negli anni successivi vi furono molti episodi di malaria che costrinsero gli abitanti a cercare aria maggiormente salubre altrove lasciando, definitivamente, la cittadina nel 1715.

La Dvigrad odierna è un insieme di mura in rovina aggredite dalla vegetazione, all’interno della quale si distinguono torri, case e i resti della chiesa.
Vi si possono ammirare anche le mura di cinta che, messe insieme a tutto il resto, danno l’idea di quella che era l’antico tessuto urbano, uno dei più grandi presenti in Istria.
Le mura di cinta erano doppie e interrotte da tre porte di accesso; all’interno di queste vi erano circa duecento edifici, sulle pareti interne erano presenti le torri ed erano tantissime le stradine che collegavano tutti questi edifici interni.
La zona centrale del villaggio ospitava l’antica chiesa di Santa Sofia che risulta essere più antica delle fortificazioni che sono risalenti al XIV secolo, mentre la chiesa, almeno in parte, risale al V secolo.

Dinanzi la chiesa c’era l’immancabile piazza a completamento della tipica struttura dei borghi.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto:
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