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Manicomio di Vercelli

Luoghi Fantasma > Italia > Piemonte
Provincia: Vercelli
Tipologia: Manicomio
Stato attuale: Discreto
Periodo edificazione: 1930
Periodo abbandono: 1991
Motivo abbandono: Sconosciuto
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Non consentita
Personalmente ogni volta che scrivo di un manicomio sono assalito da un enorme senso di sconforto.
La storia è pressappoco sempre la stessa e la visita lascia sempre un sapore amaro nella bocca.
Ogni esploratore dell’abbandono che si rispetti è stato in un manicomio e credo che dopo l’iniziale euforia per la particolarità del luogo, tutti si siano lasciati un po’ prendere dalla tristezza.
I manicomi sono da sempre sorti per cercare una soluzione a delle patologie, talvolta inesistenti, di pazienti che non rientravano negli schemi medici tradizionali dell’epoca.
Eppure, a mio personale parere, in questi luoghi si sono scritte delle pagine davvero brutte della medicina del passato; di certo, senza i tentativi passati, senza gli errori, non si giungerebbe a nessun progresso.
La sofferenza che è palpabile in ogni angolo è straziante, sembrerebbe quasi di poter dire che ogni manicomio sia uguale, ma non è così.
Questo è il manicomio di Vercelli, rimasto in vita, dopo essere stato chiuso come manicomio, come Azienda Ospedaliera di Vercelli che ha poi trasferito i suoi uffici altrove nel lontano 1991; tutto è restato immobile, ma alcuni padiglioni sono rimasti fermi dal giorno in cui manicomio cessò di esistere, mentre un altro paio hanno resistito ancora sino a poco tempo fa.
Una chiesa disadorna ed un bel teatro, ormai ridotto davvero male, fanno da cornice alla sofferenza e alla morte che ha regnato qui sovrana.
Scale su scale, padiglioni su padiglioni, fra radiografie, certificati, ricette mediche, manufatti e scritte sui muri. Si distinguono i macchinari medici vecchi come la struttura e, miracolosamente, alcuni piatti sono ancora lì, senza essere stati rotti dai soliti stupidi vandali.
Tra soffitti crollati, muschio sulle pareti ci sono vecchi murales che si confondono nel verde delle piante che hanno colonizzato le mura.
Dicevo prima, ogni manicomio è diverso, questo è stato teatro di un importante eccidio, questo fu eseguito ad opera dei partigiani a discapito, pare, di militi della RSI, Repubblica Sociale Italiana, nel 1945.
Per ulteriori notizie sul fatto storico si rimanda a Wikipedia
Attualmente, gli edifici versano nelle condizioni che potete constatare voi stessi nella lunga galleria di immagini presente.
Questi edifici, presenti in tutte le città maggiori e spesso ricchi di verde, è davvero un peccato vederli marcire, soprattutto se, poi, fra 10 anni saranno abbattuti per fare spazio a progetti innovativi e di solo cemento.
I manicomi sono una grande parte della memoria del nostro paese che non va assolutamente dimenticata.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

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