Tursi - Rabatana - Paesi Fantasma

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Tursi - Rabatana

Paesi Fantasma > Italia > Basilicata
Provincia: Matera
Tipologia: Borgo rurale
Stato attuale: Buono
Periodo edificazione: V secolo
Periodo abbandono: anni ‘70
Motivo abbandono: Spopolamento
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Con restrizioni
La Rabatana è stato il primo insediamento di Tursi fondato nel V secolo e in una ottima posizione poiché circondato da burroni e calanchi inviolabili.
L’intera zona di Tursi, nelle sue vicinanze, è stata popolata sin dall’età del ferro e sono stati trovati alcuni antichi insediamenti ed altri vari reperti archeologici.
Il borgo fu fondato dai Goti e perduto a vantaggio dei Saraceni nel IX secolo i quali vi lasciarono notevoli segni sia nella lingua che negli usi locali nonostante il brevissimo tempo di dominio. I Saraceni decisero, dopo qualche tempo che si limitarono solo a depredare i villaggi del Sud della penisola Italica, di stabilirsi e controllare al meglio gli scambi commerciali che avevano in quelle zone. Ciò comportò una sorta di colonizzazione e, in quanto esperti in coltivazione in zone aride, collaborarono con i locali allo sviluppo dell’agricoltura in una zona sotto alcuni aspetti abbastanza simile a quella da cui provenivano. Durante il periodo breve di dominio saraceno, i piccoli presidi militari o fortezze, denominati Ribat, divennero dei veri e propri centri fiorenti di commercio e residenziali denominati Rabatane; le più famose, oltre a quella di Tursi, sono a Tricarico e Pietrapertosa.
Alla fine del IX secolo i Saraceni furono scalzati dai Bizantini e con essi la Rabatana ebbe un ulteriore sviluppo grazie alla sua ottima posizione di difesa, i Saraceni divennero solo un ricordo, nonostante la forte impronta lasciata e ci fu un’esplosione demografica ed edilizia, al punto che anche il castello venne ampliato e le case iniziarono ad essere costruite nella valle sottostante.
La Rabatana era solo un ricordo e tutto l’abitato prese il nome di Toursikon, dal nome del suo fondatore Turcico e, verso l’XI secolo, l’imperatore bizantino Basilio I, fondò il Thema di Lucania, una sorta di provincia, e ne fece di Toursikon la capitale.
Nel medesimo periodo ci fu l’arrivo dei primi Normanni che si inserirono fra le lotte interne preesistenti nel sud dell’Italia. Nel frattempo, nel XIV secolo la vicina città di Anglona fu data alle fiamme e tutta la popolazione si trasferì presso Tursi, dando vita ad un incremento demografico ed edilizio che fece di Tursi la cittadina più popolosa della regione con almeno diecimila abitanti e, di conseguenza, la stessa diocesi di Tursi, ebbe un incremento di importanza al punto di essere citata come sede suffraganea a quella di Otranto, quella di riferimento al tempo.
Tursi fu sempre zona importante in Basilicata, durante il XIX secolo fu sede di numerosi moti rivoluzionari e, in seguito all’invasione del Regno delle due Sicilie, fu una zona molto calda per il Brigantaggio.
C’è da premettere che la Rabatana di Tursi non sia del tutto abbandonata, alcune case è evidente che siano abitate, ma un luogo così importante e bello con una componente così elevata di abbandono non poteva essere trascurato.
Tra le particolarità di questo luogo vi è la gradinata della Rabatana, una passeggiata che si snoda lungo i dirupi per circa duecento metri di lunghezza e restaurata.
Il castello, risalente al V secolo, è stato distrutto e ne rimangono i ruderi; però sono intatte le gallerie interne ed i sotterranei dove, recenti scavi hanno portato alla luce numerosi tesori. Il castello fu abitato per circa dieci secoli e, in seguito ad ampliamenti, risultò essere alto due piani e aveva almeno due torri per una superficie complessiva di circa 5000 mq con annesso uno splendido giardino, ampie cantine, cisterne per l’acqua e dependance per i baroni.
Su una collina nelle immediate vicinanze di Tursi vi è lo splendido convento di San Francesco d’Assisi.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto:




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