Norchia - Un luogo intriso di storia - Paesi Fantasma

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Norchia - Un luogo intriso di storia

Paesi Fantasma > Italia > Lazio
Provincia: Viterbo
Tipologia: Necropoli Rupestre e poi Borgo Rurale
Stato attuale: Ruderi
Età di edificazione: Sconosciuta
Data di abbandono: 1450 ca
Motivo dell’abbandono: Epidemia di malaria
Accesso: Su sentiero
Modalità di visita: Libera
Ci si potrebbe chiedere perché un sito archeologico famoso come quello di Norchia, possa essere citato in questo sito, giacché gli abbandoni antecedenti al XV-XVI secolo non vengono citati.
Norchia è un luogo dove vi sono testimonianze di tipo preistorico ma anche etrusche e romane; ha avuto la sua rivincita nel medioevo, quando è diventato un importante centro rurale e difensivo situato sull’antica via Clodia e risentiva dell’influenza della potente e vicina Tarquinia.
Una storia così lunga e varia ci ha privato di alcune informazioni, come ad esempio il toponimo d’epoca etrusca e romana, ma alcuni studiosi sono sicuri che si tratti dell’antica cittadina di Orclae, nome riportato nel medioevo e cui si è aggiunta la N iniziale nel XVII secolo.

Degli insediamenti etruschi ci rimane la necropoli famosa e il borgo, con essi, ebbe il suo culmine intorno al V secolo a.C..
Durante il periodo romano le notizie sono talmente rade da far pensare che il luogo perse importanza al punto da non essere considerato molto, se non dopo la costruzione della suddetta via Clodia.

Durante il medioevo Norchia riprese vigore grazie alle frequentazioni longobarde, essendo divenuta una zona di confine; proprio in questo periodo si costruirono fortificazioni per difendersi da eventuali attacchi e sorsero anche molte costruzioni religiose.
L’apice Norchia lo raggiunse presto e altrettanto rapidamente perse tutto; Era il 1400 circa quando fu abbandonata. Taluni parlano di un abbandono a seguito della totale perdita della funzione difensiva, altri invece adducono l’abbandono alla malaria che iniziava a diffondersi nella zona. Da allora l’abbandono ha portato via tutto lasciando ai posteri resti della chiesa e del castello assieme a parte delle mura fortificate.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto: Davide Mitidieri
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