Craco - La passione di Cristo fra i paesaggi lucani - Paesi Fantasma

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Craco - La passione di Cristo fra i paesaggi lucani

Paesi Fantasma > Italia > Basilicata
Provincia: Matera
Tipologia: Borgo rurale
Stato attuale: In rovina
Periodo edificazione: X secolo
Periodo abbandono: anni ‘60
Motivo abbandono: Frana
Accesso: Su sentiero
Modalità di visita: Guidata
Craco è il più famoso paese abbandonato d’Italia.

Ciò è dovuto a moltissimi motivi che esplicheremo in seguito; questo borgo fantasma è ubicato in provincia di Matera, ha un’origine molto antica ed è stato abbandonato negli anni ’60 a causa di smottamenti nel terreno che rendevano le abitazioni pericolanti.
Il termine Craco deriva dal latino Graculum il cui significato, però, si perde abbastanza nel mistero poiché non si sa se il riferimento sia fatto alla fragilità della terra stessa o alla coltura che si praticava all’epoca. L’ipotesi più accreditata è quella che deriva da uno scritto del 1060, dove si parla del “Graculum” inteso come “Piccolo campo arato”.
Il territorio in cui è inserita è collinare, a circa 400 metri di altitudine, circondato dai tipici calanchi lucani, posto a metà strada fra monti e mare.
Il suo territorio fu antropizzato già nell’VIII secolo a.C. offrendo riparo ai coloni greci durante le epidemie di malaria diffuse nella zona.
Fu durante il periodo bizantino (X secolo) che Craco iniziò a svilupparsi quale centro urbano grazie ai monaci che svilupparono l’agricoltura nella zona e fecero in modo che la gente fosse attirata e si insediasse intorno ai loro centri religiosi.
La struttura urbana che oggi possiamo ancora osservare risale al periodo normanno, nel XII secolo, periodo di grande espansione del centro, quando Craco divenne anche sede di una Universitas.

Sotto il dominio di Federico II il borgo diventò anche un importante centro strategico militare poiché il torrione intorno al quale si svilupparono le abitazioni, era un’ottima vedetta sulle valli che scorrevano nelle vicinanze e permettevano di avvistare con grande anticipo i nemici e offrivano così protezione anche ai centri vicini.
Nel XV secolo il borgo si espanse e furono costruiti anche quattro importanti palazzi:
  • Palazzo Maronna
  • Palazzo Grossi
  • Palazzo Carbone
  • Palazzo Simonetti
Craco fu un centro di rilievo anche durante la rivolta del 1799 che diede voce al movimento di “Borghesia Rurale” che però fu represso nel sangue a Palazzo Carbone; anche durante l’occupazione del Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia e Garibaldi, Craco fece la sua parte sopportando, purtroppo, tutti i soprusi e le violenze dell’esercito garibaldino prima e del regio esercito poi nel tentativo di sedare le manifestazioni di dissenso dovute all’occupazione.

Nel 1963 venne a formarsi un vasto fronte di frana che interessò buona parte dell’abitato, così il paese fu evacuato e delocalizzato a valle in zona Peschiera.
A quel tempo Craco contava oltre 2000 abitanti contro i circa 700 di oggi. La frana pare non sia stato un evento del tutto naturale, poiché sembra che a causarla siano stati dei lavori di ammodernamento delle reti fognarie ed idriche mal fatti che han causato infiltrazioni tali nel terreno da renderlo friabile.
L’abbandono forzato ed improvviso trasformò questo splendido borgo in un paese fantasma; ovviamente sappiamo che Craco non è l’unica città fantasma d’Italia, ma ciò che ha contribuito a renderla famosa nel mondo sono state le scelte di alcuni registi che han fatto di Craco il loro set cinematografico:
  • 1953: La lupa di Alberto Lattuada
  • 1974: Il tempo dell'inizio di Luigi Di Gianni
  • 1979: Cristo si è fermato ad Eboli di Francesco Rosi
  • 1985: King David di Bruce Beresford
  • 1986: Oddio, ci siamo persi il papa di Robert M. Young
  • 1990: Il sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani
  • 1996: Ninfa plebea di Lina Wertmüller
  • 1999: Terra bruciata di Fabio Segatori
  • 2004: La passione di Cristo di Mel Gibson
  • 2004: The Big Question di Francesco Cabras e Alberto Molinari
  • 2006: Nativity, di Catherine Hardwicke
  • 2008: Agente 007 - Quantum of Solace di Marc Forster
  • 2010: Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo
  • 2012: Un medico di campagna di Luigi Di Gianni
  • 2013: Murder in the dark di Dagen Merrill
Oggi è possibile visitare Craco attraverso dei percorsi di visita organizzati dal comune, questi percorsi sono iniziati nel 2011 e permettono, in tutta sicurezza, di attraversare alcune strade dell’antico borgo fantasma.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto: Davide Mitidieri
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