Balestrino - Quando l'abbandono è spettacolo - Paesi Fantasma

Vai ai contenuti

Balestrino - Quando l'abbandono è spettacolo

Paesi Fantasma > Italia > Liguria
Provincia: Savona
Tipologia: Borgo medievale
Stato attuale: Buono
Età di edificazione: Medioevo
Data di abbandono: 1962
Motivo dell’abbandono: Sismi e frane
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Non consentita
Balestrino è senza dubbio uno dei borghi italiani più belli in assoluto; si trova già in una posizione particolare, su uno sperone roccioso nei pressi di Loano, in provincia di Savona strapiombo sul torrente Barescione.
Il vecchio borgo è stato circondato da nuove costruzioni e la sua collocazione sembra quasi innaturale, soprattutto perché la sua fine è stata decretata da fattori che potrebbero coinvolgere anche le nuove unità edilizie.
L’abbandono è stato lento e forzato, tutto iniziò intorno al 1850, quando un sisma mise in bilico gli edifici del paese. Durante la prima metà dell’800 la zona ha subito molti scuotimenti sismici, cosa che, ad un certo punto, ha causato danni molto gravi.
Successivamente a questi eventi sismici, il terreno iniziò a sgretolarsi, molti smottamenti e frane iniziarono ad interessare l’area urbanizzata e le sue adiacenze sino a quando, a cavallo fra il 1962 e il 1963, è stato delocalizzato l’intero paese a pochi passi dal vecchio, decretandone la morte e il depauperamento.
Questo depauperamento fu causato dal riutilizzo dei materiali edilizi del vecchio paese nel nuovo, pertanto molti edifici furono del tutto dismessi, altri risultano tutt’oggi fortemente rimaneggiati.
La visita a Balestrino oggi è impossibile, imponenti cancelli sono stati impiantati per fronteggiare il flusso di turisti che ha solcato sino a qualche hanno fa le strade del borgo; l’accesso avveniva costeggiando la chiesa del nuovo paese e, una volta entrati, il carattere medievale del paese avvolgeva tutto: case in pietra, vicoli non asfaltati e finestre in legno distrutte dai vandali e dal tempo.
Le cantine sono aperte, ampie, profonde e marce… dalla parte sommitale della rocca, è possibile ammirare il paese e le sue case ancora dotate di tetto, da qualche finestra si scorge qualche oggetto d’uso quotidiano, letti, cucine apparentemente ancora in grado di svolgere il proprio dovere e vari utensili.
Tra le stradine diroccate di Balestrino (SV) (HDR)
 
Balestrino è nota anche come “Capricorn Village” nel film “Inkheart”, luogo in cui le scene sono state girate..
La storia di Balestrino ha origini lontane, i primi insediamenti risalgono al paleolitico, poi in questa valle si insediarono i romani a seguito di lunghe battaglie con la popolazione locale.
Il borgo si sostentava, in antichità, grazie all’agricoltura sviluppatasi prevalentemente nelle zone più a valle, coltivando sulle classiche terrazze ulivi, legumi e cereali.
Quando in epoca feudale i Bava divennero signori del borgo, fecero costruire fortificazioni e torri assieme al castello; dopo di loro, come è sempre avvenuto in queste zone, i borghi passarono da famiglia a famiglia che, in questo caso, si occuparono di apportare migliorie alle fortificazioni attraverso anche la costruzione del nuovo castello, datato XIV secolo, ad opera dei Marchesi del Carretto.
Balestrino conobbe fatti drammatici durante l’occupazione napoleonica: la stessa portò gravissime perdite grazie alla strenua resistenza che gli abitanti opposero alle truppe francesi.
Si vocifera di fondi per il recupero del borgo, ma le notizie sono frammentarie, l’auspicio è quello di poter godere ancora di questo splendido borgo al più presto.

PS.
Si dice che il borgo sia in ristrutturazione, pertanto è probabile che non si cia più nulla di quanto descritto.
__________________________________________________________________________________________________
Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto: Enrico Pelos

Altre foto:

Chiunque volesse contribuire al sito può inviare articoli o immagini all'indirizzo di posta paesifantasma@gmail.com

Se invece qualcuno volesse chiedere la rimozione dei propri contenuti dal sito, può seguire lo stesso iter, scrivendo e menzionando nella mail di quali immagini o articolo si tratti.
Copyright 2011 - 2023 ©Fabio Di Bitonto All rights reserved tutti i diritti riservati
Torna ai contenuti