Ani - La città delle 1001 chiese - Paesi Fantasma

Vai ai contenuti

Ani - La città delle 1001 chiese

Paesi Fantasma > Mondo > Turchia
Provincia: Kars
Tipologia: Città medievale
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: V secolo
Periodo abbandono: XVIII secolo
Motivo abbandono: Perdita d'importanza
Accesso: Su strade sterrate
Modalità di visita: Libera
Ani è un antico borgo posto al confine fra Turchia e Armenia; le sue origini sono armene, ma ha nomi in più lingue ed appartiene allo stato turco: (Armeno: Անի; Greco: Ἄνιον , Ánion; Latino: Abnicum; Georgiano: ანისი, Anisi; Turco: Ani).
A cavallo dell’anno 1000 fu anche la capitale del Regno di Bagratid e doveva la sua importanza al fatto che fosse situato sulle vie del commercio e aveva numerosissimi edifici religiosi, al punto da essere soprannominata la Città delle 1001 chiese.
Le sue strutture, sia difensive che religiose, passando per quelle abitative erano molto avanzate dal punto di vista ingegneristico ed architettonico e le donavano ulteriore lustro, era anche molto popolosa, infatti, in città, abitavano fra le 100.000 e le 200.000 persone; la sua grandezza era famosa al punto da avere anche un secondo soprannome, ovvero la città delle 40 porte, poiché, data la sua grandezza, essa necessitava di molteplici punti di accesso.
Ani ad un certo punto perse la sua importanza, le rotte commerciali variarono e i regni cambiarono; nel XVIII secolo fu dimenticata.
Il nome della città deriva dalla fortezza Ani-Kamakh, un luogo di culto armeno posto poco distante, a conferma delle sue origini che l’hanno spesso collocata, fallacemente, in Armenia.
La sua fortuna fu la sua grandezza e la sua posizione che gli permetteva di avere scambi commerciali con tutto l’oriente e con gli stessi bizantini.
La bellezza di questa città era anche nella sua ubicazione, ovvero sulla gola del fiume Akhurian a 1340 metri di altezza che le conferiva un fascino unico al mondo; i suoi abitanti hanno sfruttato questa gola come strumento di difesa naturale e, costruendo, hanno reso la città un monumento vero e proprio.
La città fu fondata nel V secolo ma iniziò il suo periodo di splendore nel IX secolo, quando divenne la capitale del regno di Bagratid; inizialmente gli abitanti erano poco più di 50.000 e, man mano, si quadruplicarono.
L’apice lo raggiunse nell’XI secolo, con il re Gagik I, dopodiché, alla sua morte, il regno fu spartito fra i suoi due figli in combutta che determinarono una diminuzione del forza del regno e la conseguente ascesa dei bizantini confinanti.
I Bizantini conquistarono Ani nel 1046 e da qui iniziò la lentissima ma inesorabile discesa della città.
Tra vari assedi negli anni successivi e la cessione o vendita della stessa, Ani non si sarebbe mai ripresa.
L’unico sussulto di vita lo ebbe sotto il regno turco, quando divenne nuovamente capitale, ma dietro l’angolo vi fu un terremoto chr nel 1319 la distrusse quasi del tutto.

Ani è tornata alla ribalta nel XIX secolo, quando gli occidentali la scoprirono di nuovo, sotto forma di scavi archeologici e, al loro ritorno in patria, ne raccontarono la bellezza e l’antico splendore.
Ciò provocò alcuni saccheggi, la notorietà, si sa, non è sempre un elemento positivo in questi casi; durante il primo conflitto mondiale fu anche teatro di alcune battaglie e poi, per fortuna, iniziò una preservazione delle rovine che, a guardarle oggi, sono forse uno dei panorami di abbandono più belli al mondo riconosciuti anche dall’UNESCO.
__________________________________________________________________________________________________
Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto:
Chiunque volesse contribuire al sito può inviare articoli o immagini all'indirizzo di posta paesifantasma@gmail.com

Se invece qualcuno volesse chiedere la rimozione dei propri contenuti dal sito, può seguire lo stesso iter, scrivendo e menzionando nella mail di quali immagini o articolo si tratti.
Copyright 2011 - 2023 ©Fabio Di Bitonto All rights reserved tutti i diritti riservati
Torna ai contenuti